L’ANIMA DE LI MORTACCI LORO

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO SCIOGLIAMO STA GENTE.

LA LEGGE ANCORA CONSENTE DI MANIFESTARE

LA PROPRIA CONTRARIETA’ A QUESTO SISTEMA

MAFIOSO NAZI-MASSOCATTOCOMUNISTA

E’ PERTANTO E’ UN DOVERE

USCIRE DALL’ISOLAMENTO INDIVIDUALE

DOVE VOGLIONO RELEGARCI TUTTI

NEL SILENZIO DE LI MORTACCI LORO

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Di fronte a una realtà che, in certi momenti, ci sembra ospitare tutti i contrari, riservando loro comunque lo stesso destino, che è quello di finire nel nulla, la via dell’indifferenza può apparire anche a noi l’unico rimedio ad una dolorosa disillusione. Sorgono in noi domande come queste: I nostri sforzi hanno forse cambiato il mondo?

Qualcuno è forse capace di far valere la differenza del giusto e dell’ingiusto?

Sembra che tutto questo è inutile: perché fare tanti sforzi?

se gli anziani, che hanno ormai visto di tutto, conservano intatta la loro passione per la giustizia, allora c’è speranza per l’amore, e anche per la fede.

E per il mondo contemporaneo è diventato cruciale il passaggio attraverso questa crisi, crisi salutare, perché? Perché una cultura che presume di misurare tutto e manipolare tutto finisce per produrre anche una demoralizzazione collettiva del senso, una demoralizzazione dell’amore, una demoralizzazione anche del bene.

Questa demoralizzazione ci toglie la voglia di fare. Una presunta “verità”, che si limita a registrare il mondo, registra anche la sua indifferenza agli opposti e li consegna, senza redenzione, al flusso del tempo e al destino del niente.

In questa sua forma – ammantata di scientificità, ma anche molto insensibile e molto amorale – la moderna ricerca della verità è stata tentata di congedarsi totalmente dalla passione per la giustizia. Non crede più al suo destino, alla sua promessa, al suo riscatto.

Per la nostra cultura moderna, che alla conoscenza esatta delle cose vorrebbe consegnare praticamente tutto, l’apparizione di questa nuova ragione cinica – che somma conoscenza e irresponsabilità – è un contraccolpo durissimo. Infatti, la conoscenza che ci esonera dalla moralità sembra dapprima una fonte di libertà, di energia, ma ben presto si trasforma in una paralisi dell’anima.

Qoelet, con la sua ironia, smaschera già questa tentazione fatale di una onnipotenza del sapere – un “delirio di onniscienza” – che genera un’impotenza della volontà.

Il vuoto di senso e di forze aperto da questo sapere, che respinge ogni responsabilità etica e ogni affetto per il bene reale, non è innocuo.

Non toglie soltanto le forze alla volontà del bene: per contraccolpo, apre la porta all’aggressività delle forze del male.

Sono le forze di una ragione impazzita, resa cinica da un eccesso di ideologia. Di fatto, con tutto il nostro progresso, con tutto il nostro benessere, siamo davvero diventati “società della stanchezza”.

È curioso: in questa cultura del sapere, di conoscere tutte le cose, anche della precisione del sapere, si sono diffuse tante stregonerie, ma stregonerie colte.

È stregoneria con certa cultura ma che ti porta a una vita di superstizione: da una parte, per andare avanti con intelligenza nel conoscere le cose fino alle radici; dall’altra parte, l’anima che ha bisogno di un’altra cosa e prende la strada delle superstizioni e finisce nelle stregonerie.

Udienza Generale del 25 maggio 2022: Catechesi sulla Vecchiaia – 11. Qoelet: la notte incerta del senso e delle cose della vita |

https://www.vatican.va/…/20220525-udienza-generale.html

UP PATRIOTS !

ANCORA FINO A DOMANI IL PRESIDIO CARBONARO

DAVANTI AL TRIBUNALE DI PERUGIA

Anche a Perugia la mobilitazione dell’Associazione “Governo del Popolo”

https://www.umbriajournal.com/…/anche-a-perugia-la…/

PARTECIPIAMO NUMEROSI

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